La situazione attuale
Attualmente, in Italia non esiste una pensione specifica per i caregivers. Tuttavia, esistono alcune agevolazioni e strumenti che possono supportare queste figure nell’ottica della pensione, attraverso il riconoscimento contributivo e l’accesso anticipato alla pensione in alcuni casi. Tra queste misure:
Permessi e congedo straordinario
I lavoratori che assistono familiari con gravi disabilità ai sensi dell’art. 3, comma 3, Legge 104/1992, possono usufruire dei permessi giornalieri anche frazionabili a ore, che consente l’assenza retribuita per un massimo di tre giorni al mese. Inoltre, il congedo straordinario, fino a un massimo di due anni, permette al caregiver di interrompere temporaneamente il lavoro senza perdere i contributi.
Opzione Donna
La nuova versione della pensione anticipata Opzione Donna, modificata dalla Legge 197/2022, consente alle lavoratrici che assistono familiari con disabilità grave di accedere alla pensione anticipata. Questa misura è riservata a coloro che, al momento della domanda, assistono in modo continuativo per almeno sei mesi un familiare convivente in stato di gravità certificata dalla Legge 104/1992. Oggi è possibile accedere alla pensione opzione donna per quelle lavoratrici che al 31 dicembre 2023 hanno almeno 35 anni di anzianità contributiva e almeno 61 anni di età, purché accettino il ricalcolo dell’assegno con regole integralmente contributive. Il requisito anagrafico dei 61 anni si riduce di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni.
Per familiare si intende il coniuge, la persona in unione civile o un parente di primo grado, un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
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Pensione anticipata precoci
I lavoratori che possono far valere almeno 12 mesi di contribuzione effettiva prima del 19° anno di età sono considerati lavoratori precoci e possono beneficiare della pensione anticipata con soli 41 anni di contribuzione. Possono chiedere il beneficio della pensione anticipata precoci i lavoratori che, al momento della richiesta, assistono da almeno 6 mesi, un familiare convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi della L. 104/92.
Per familiare si intende il coniuge, la persona in unione civile o un parente di primo grado, un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.
Ape Sociale
L’Anticipo Pensionistico Sociale (APE Sociale) è una misura introdotta per facilitare il pensionamento di lavoratori in condizioni di fragilità sociale o impegnati in attività di assistenza. I caregivers che hanno compiuto almeno 63 anni e 5 mesi di età e assistono da almeno sei mesi un familiare con grave disabilità possono fare domanda per l’APE Sociale (se in possesso di almeno 30 anni di contributi) che permette loro di percepire un assegno fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.
Le donne hanno diritto alla riduzione del requisito contributivo dei 30 anni di contributi in misura pari a 1 anno per ogni figlio, sino a un massimo di 2.
Cosa ci riserva il futuro?
Le sfide per i lavoratori caregivers sono molte e ancora in evoluzione, ma le recenti iniziative dimostrano che la questione sta acquistando sempre più attenzione. È auspicabile che nei prossimi anni vengano introdotte ulteriori agevolazioni pensionistiche per supportare e valorizzare chi dedica il proprio tempo all’assistenza, riconoscendone il ruolo fondamentale non solo a livello familiare ma anche sociale.