14 Marzo 2024

Pensioni contributive: le novità dal 2024

Con l’entrata in vigore della legge di bilancio per il 2024 (Legge n. 213/2023) sono state molteplici le novità che riguardano le pensioni pure contributive, ovvero per quei lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 o, in alcuni casi anche per coloro che pur avendo iniziato entro tale data, hanno optato per calcolo puro contributivo della pensione. Vediamo insieme cosa cambia e quali sono le principali modifiche.

La pensione anticipata contributiva

Per coloro che maturano i requisiti per la pensione anticipata contributiva dal 1° gennaio 2024 sono stati inaspriti i requisiti necessari al diritto; infatti è stato innalzato l’importo soglia per il diritto alla pensione anticipata contributiva, è stato posto un “tetto” all’importo massimo conseguibile (fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia), è stata introdotta la finestra di 3 mesi ed è stato “agganciato” il requisito contributivo dei 20 anni all’aspettativa di vita.

Requisiti

  • 64 anni di età (da adeguare in base all’aspettativa di vita)
  • 20 anni di contributi (da adeguare in base all’aspettativa di vita)
  • Importo soglia pari a 3 volte il valore dell’assegno sociale nella generalità dei casi (minimo € 1.603,23 lordi mensili);
  • Importo soglia pari a 2,8 volte il valore dell’assegno sociale nei confronti delle donne con un figlio (minimo € 1.496,35 lordi mensili);
  • Importo soglia pari a 2,6 volte il valore dell’assegno sociale per le donne con almeno due figli (minimo € 1.389,46 lordi mensili).
  • 3 mesi di finestra

(fino al 31 dicembre 2023 era necessario raggiungere almeno 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale sia per gli uomini che per le donne, indipendentemente dal numero dei figli).

Inoltre sarà possibile accedere alla pensione anticipata contributiva con almeno 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne, indipendentemente dall’età anagrafica e dall’importo pensionistico (+ 3 mesi di finestra).

Novità 2024
Il trattamento di pensione anticipata per i puri contributivi con almeno 64 anni di età, è riconosciuto per un valore lordo mensile massimo non superiore a cinque volte il trattamento minimo di pensione (massimo 2.993,05 € mensili) e fino a quando il soggetto non ha compiuto l’età minima per la pensione di vecchiaia ordinaria (67 anni). Inoltre, il requisito contributivo dei 20 anni sarà adeguato biennalmente (dal 2025) in base all’aspettativa di vita come avviene per la pensione anticipata con 41 anni e 10 mesi (donne) o 42 anni e 10 mesi (uomini).

Queste importanti modifiche si applica per tutte le prestazioni aventi decorrenza dal 1° febbraio 2024 (2° gennaio 2024 per gli iscritti alle gestioni esclusive dell’AGO) ancorché i requisiti (64 anni di età, 20 anni di contributi e importo soglia pari a 2,8 volte l’assegno sociale) siano stati maturati entro il 31 dicembre 2023. E si applica anche in caso di cumulo contributivo di cui al D.Lgs n. 184/1997 oppure in caso di computo nella gestione separata Inps.

La pensione di vecchiaia contributiva

Dal 2024 è stato ridotto l’importo soglia necessario per il diritto alla pensione di vecchiaia che passa da 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale allo stesso valore dell’assegno.

Requisiti

  • 67 anni di età
  • 20 anni di contributi
  • Importo soglia pari ad almeno l’importo dell’assegno sociale, ovvero per l’anno 2024 € 534,41 lordi mensili

(fino al 31 dicembre 2023 era necessario raggiungere il valore di 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale)

Inoltre sarà possibile accedere alla pensione di vecchiaia indipendentemente dall’importo, con almeno 71 anni di età e 5 anni di contributi da lavoro effettivo.

Per coloro che hanno maturato i requisiti entro dicembre 2023

Viene confermato che chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2023 (64 anni di età, 20 anni di contributi e importo soglia pari a 2,8 volte l’assegno sociale) potrà accedere alla prestazione con le vecchie regole. Infatti in questo caso non scatta l’aumento dell’importo soglia (da 2,8 a 3 volte l’assegno sociale) né la finestra mobile di 3 mesi. Se invece la pensione ha decorrenza dal 1° febbraio 2024 (2 gennaio 2024 per gli iscritti alle gestioni esclusive dell’AGO) verrà applicato il tetto pari a cinque volte il trattamento minimo Inps (cioè 2.993,05 € lordi mensili) sino al raggiungimento dei 67 anni di età.

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