Età pensionabile: dal 2027 “forse” torna l’adeguamento alla speranza di vita
A partire dal 1° gennaio 2027, come indicato nell’ultimo scenario demografico contenuto dalla Ragioneria Generale dello Stato nella Nota di aggiornamento al 25° Rapporto sull’andamento della spesa pensionistica e assistenziale riprende ufficialmente l’adeguamento automatico dell’età pensionabile alla speranza di vita, come previsto dalla L. 122/2010.
Requisiti aggiornati:
- Pensione di vecchiaia: è confermata a 67 anni + 3 mesi con almeno 20 anni di contributi.
- Pensione anticipata: 43 anni e 1 mese per gli uomini, 42 anni e 1 mese per le donne con finestra mobile di 3 mesi.
- Pensione anticipata precoci: 41 anni e 3 mesi sia per gli uomini che per le donne con finestra mobile di 3 mesi.
Da segnalare che l’adeguamento dovrà essere confermato da un decreto del Ministero del Lavoro che verrà pubblicato entro dicembre 2025.
Sostenibilità del sistema: il peso sul PIL
Il tema della sostenibilità previdenziale è cruciale per il futuro economico del Paese. Secondo il Rapporto della Ragioneria Generale dello Stato, la spesa pensionistica potrebbe toccare il 17% del PIL entro il 2040. Il dato è legato a vari fattori, tra cui:
- Aumento dell’aspettativa di vita;
- Diminuzione del tasso di natalità;
- Crescente numero di pensioni rispetto agli occupati.
Possibili soluzioni in discussione:
- Incentivi alla previdenza complementare;
- Penalizzazioni per le uscite anticipate e bonus per chi posticipa il pensionamento;
- Ampliamento del sistema contributivo puro, più legato alla reale carriera contributiva.
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Ricambio generazionale: strumenti per le imprese
Le imprese italiane stanno affrontando un invecchiamento progressivo della forza lavoro. Secondo i dati INPS, l’età media dei lavoratori è oggi di 46 anni, con tendenza in crescita. Per garantire produttività, competitività e trasmissione del know-how, diventa prioritario attuare piani di turnover strutturati.
Strumenti a disposizione:
- Isopensione: permette di anticipare l’uscita del lavoratore fino a 7 anni prima della pensione, a carico dell’azienda. Ideale per grandi aziende in ristrutturazione.
- Disoccupazione NASpI: in alcuni casi, i lavoratori che escono volontariamente o a seguito di accordi aziendali possono accedere alla NASpI e successivamente utilizzare il periodo di disoccupazione come ponte verso il pensionamento.
Prepararsi oggi al sistema previdenziale di domani
Il 2025 rappresenta un passaggio fondamentale per chi lavora oggi e per le imprese che vogliono pianificare con lungimiranza. Le modifiche all’età pensionabile, le criticità legate alla sostenibilità e le nuove opportunità offerte dagli strumenti di flessibilità in uscita richiedono attenzione e competenze specifiche.
Per questo supportiamo le aziende nella comprensione e applicazione delle nuove regole pensionistiche. Con approfondimenti dedicati, consulenze mirate e strumenti personalizzati, offriamo una guida concreta in un contesto in continua evoluzione. Scopri di più su welpy.it e contattaci per un check-up previdenziale della tua azienda o della tua posizione personale.