25 Febbraio 2025

La pensione per i content creator: nuove indicazioni INPS

L’INPS, con la Circolare n. 44 del 19 febbraio 2025, ha fornito importanti chiarimenti sui profili previdenziali dei content creator, una categoria professionale in crescita che include influencer, streamer, youtuber, podcaster e altre figure che operano attraverso piattaforme digitali.

Definizione dell’attività di content creator

L’attività di creazione di contenuti digitali comprende la produzione e diffusione di testi, immagini, video e audio tramite piattaforme online. I content creator possono operare a livello amatoriale o professionale, generando reddito attraverso pubblicità, sponsorizzazioni, donazioni o vendita di prodotti. A fare data dal 1° gennaio 2025, è stato istituito il nuovo codice ATECO 73.11.03, attività di influencer marketing.

Regimi previdenziali applicabili

L’INPS distingue tre principali regimi previdenziali per i content creator, in base alle modalità di svolgimento dell’attività.  Infatti, in assenza di specifiche disposizioni normative che le definiscano, si pone la questione dell’inquadramento e della qualificazione giuridica da ricondurre all’interno di un sistema di regole giuridiche costituito da principi e criteri lavoristici, fiscali e previdenziali, che attualmente non le contempla, ma che, tuttavia, allo stato attuale, rappresenta il parametro di riferimento per individuare, di volta in volta, la disciplina previdenziale applicabile a seconda delle concrete modalità con cui le rispettive attività sono realizzate e il relativo reddito prodotto.

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Iscrizione alla Gestione Separata INPS

È necessario iscriversi alla gestione separata Inps quando l’attività assume le caratteristiche della prestazione di servizi, cioè di:

  • un lavoro abituale senza vincoli di subordinazione o parasubordinazione;
  • con prevalente attività personale e intellettuale;
  • fuori dall’esercizio di un’attività d’impresa (si tratta, cioè, di prestazione libero-professionale).

Sono indici per l’iscrizione, ricorda l’Inps, l’apertura della partita IVA, un reddito denunciato in modo abituale tramite i modelli fiscali, la fatturazione di compensi e pagamento per costi sostenuti per lo svolgimento dell’attività professionale o l’iscrizione ad associazioni che rappresentano le categorie interessate.

Per chi opera in maniera occasionale, senza superare il limite di reddito di 5.000 euro annui, l’iscrizione non è obbligatoria.

Iscrizione alla Gestione Commercianti Inps

Quando l’attività del professionista è la risultante di più attività, nelle quali gli elementi organizzativi prevalgano su quelli personali (cioè l’utilizzo dei mezzi di produzione è prevalente rispetto agli elementi personali, come, ad esempio, la vendita di video o la gestione di banner pubblicitari), si tratta di attività che rientra nel settore commerciale/terziario, con obbligo di svolgimento in forma d’impresa e, pertanto, d’iscrizione alla gestione autonoma degli esercenti attività commerciali.

Iscrizione al Fondo Pensioni Lavoratori dello Spettacolo (FPLS)

Se l’attività svolta rientra nell’ambito dello spettacolo (ad esempio, la produzione di contenuti audiovisivi con finalità artistiche, culturali e d’intrattenimento), i content creator devono essere iscritti al FPLS, anche se operano come autonomi. In via di principio, quando si creano contenuti pubblicitari o promozionali e, nei fatti, il content creator assurge al ruolo di attore pubblicitario, indossatore, fotomodello, sceneggiatore, regista ecc. (cioè con le mansioni riconducibili a quelle tabellate ai sensi del D.Lgs n. 708/1947), ricorre sempre l’obbligo di versare, da parte del committente (brand o agenzia di intermediazione) i contributi al Fpls, indipendentemente dal tipo di rapporto di lavoro instaurato (dipendente, autonomo, co.co.co.).

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