Di cosa stiamo parlando?
Dal 2023 a favore dei lavoratori dipendenti del settore privato o pubblico che, pur avendo maturato i requisiti per la pensione anticipata flessibile Quota 103, scelgano di proseguire l’attività lavorativa è previsto un incentivo al posticipo del pensionamento. L’incentivo consiste nella possibilità di rinunciare all’accredito contributivo e ottenere in cambio l’importo in busta paga.
Requisiti quota 103
La Quota 103 può essere richiesta da tutti i lavoratori autonomi, dipendenti privati, pubblici e dagli iscritti alla gestione separata Inps anche per il tramite del cumulo gratuito dei periodi contributivi (escluse le casse professionali private di cui al D.lgs. 103/1996 o privatizzate di cui al D.lgs. 509/1994). I requisiti e le condizioni variano a seconda che il requisito sia matura entro il 31 dicembre 2023 o successivamente:
| Quota 103 con requisiti maturati entro il 31.12.2023 | Quota 103 con requisiti maturati dal 01.01.2024 al 31.12.2024 | Quota 103 con requisiti maturati dal 01.01.2025 al 31.12.2025* |
Contributi | 41 anni | 41 anni | 41 anni |
Età | 62 anni | 62 anni | 62 anni |
Finestra | 3 mesi di finestra per i lavoratori del settore privato e 6 mesi di finestra per i lavoratori del settore pubblico | 7 mesi di finestra per i lavoratori del settore privato e 9 mesi di finestra per i lavoratori del settore pubblico | 7 mesi di finestra per i lavoratori del settore privato e 9 mesi di finestra per i lavoratori del settore pubblico |
Sistema di calcolo | Sistema di calcolo misto. | Sistema di calcolo interamente. Il calcolo contributivo sarà per sempre, ovvero resta anche dopo il compimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia (ad oggi 67 anni).
| Sistema di calcolo interamente. Il calcolo contributivo sarà per sempre, ovvero resta anche dopo il compimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia (ad oggi 67 anni).
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Tetto all’importo | L’importo lordo mensile della pensione non può eccedere un valore pari a 5 volte il trattamento minimo (2.993,05 € per il 2024) sino al raggiungimento dell’età di 67 anni. | L’importo lordo mensile della pensione non può eccedere un valore pari a 4 volte il trattamento minimo (2.394,44€ per il 2024) sino al raggiungimento dell’età di 67 anni. | L’importo lordo mensile della pensione non può eccedere un valore pari a 4 volte il trattamento minimo (2.394,44€ per il 2024) sino al raggiungimento dell’età di 67 anni. |
*in attesa di conferma con legge di bilancio per il 2025
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Importo dell’incentivo
L’incentivo consiste in un aumento della busta paga per i lavoratori che decidono di ritardare il pensionamento, pari alla quota di contribuzione a loro carico, ovvero generalmente il 9,19%. Tale incentivo si applica a partire dalla prima decorrenza utile della pensione anticipata Quota 103.
Nulla cambia per il datore di lavoro che dovrà continuare a versare all’Inps la quota di contribuzione a suo carico. Chiaramente per quei lavoratori che hanno un’aliquota contribuita a loro carico inferiore, il beneficio andrà calcolato su quella percentuale e non sul 9,19%.
Attenzione alla convenienza
- La somma di contribuzione che viene erogata al lavoratore andrà ad aumentare il reddito Irpef del soggetto quindi con un aumento della tassazione.
- L’importo della futura pensione subirà una diminuzione (quota contributiva, ovvero quella maturata dal 1° gennaio 1996 in poi per i soggetti che avevano meno di 18 anni di contributi alla data del 31 dicembre 1995) poiché l’aliquota di computo sulle retribuzioni percepite dalla data di accesso al beneficio, viene diminuita dal 33% al 23,81% della retribuzione pensionabile.
Durata dell’incentivo
L’incentivo spetta fino al raggiungimento del primo tra i seguenti requisiti:
- Conseguimento di una pensione diretta (ovvero il soggetto decide di accedere alla pensione Quota 103 o accede con altra tipologia di pensione);
- Raggiungimento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia (67 anni fino al 31.12.2024) indipendentemente dall’accesso o meno alla pensione;
Nel caso in cui il soggetto percepisca anche una pensione di reversibilità, l’incentivo in parola è comunque applicabile.
Revoca
L’opzione revocabile in qualsiasi momento e gli effetti decorreranno dal mese successivo alla data di revoca.
Domande all’Inps
La domanda andrà trasmessa all’INPS che avrà poi 30 giorni di tempo per comunicare l’accoglimento al datore di lavoro. Si è in attesa di una Circolare applicativa.