PARLIAMO DI PENSIONI E WELFARE

Spieghiamo con parole semplici le varie regole del sistema previdenziale italiano.

Come si calcola la NASpI e quali effetti sulla pensione?

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità di disoccupazione istituita dal Decreto Legislativo n. 22 del 4 marzo 2015. Questo decreto, parte della riforma del mercato del lavoro nota come “Jobs Act,” ha introdotto nuovi criteri per calcolare e accedere alla NASpI, semplificando l'accesso agli ammortizzatori sociali per chi si trova in stato di disoccupazione involontaria.

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Incentivo per chi posticipa la pensione nel 2025

I lavoratori dipendenti che hanno maturato i requisiti previsti per l’accesso alla pensione anticipata ordinaria o Quota 103 possono rinunciare all’accredito contributivo della quota dei contributi a proprio carico. L’incentivo consiste nella possibilità di rinunciare all’accredito contributivo e ottenere in cambio l’importo in busta paga. Scopriamo insieme cos’è questo incentivo e come funziona.

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Si può lavorare dopo la pensione nel 2024?

In Italia, lavorare dopo la pensione è possibile, e dal 2009 il divieto di cumulo tra redditi da pensione e redditi da lavoro è stato eliminato per la maggior parte delle situazioni. Tuttavia, esistono alcune eccezioni e limitazioni legate alla tipologia di pensione percepita e alle modalità con cui si è raggiunta. Un esempio è Quota 103, per cui il divieto di cumulo sussiste. Vediamo quali sono dunque le regole previste in base alla pensione di cui si è titolari.

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Cumulo e Totalizzazione nel pubblico impiego: pro e contro?

Per i lavoratori che hanno accumulato contributi in più gestioni previdenziali, il cumulo e la totalizzazione rappresentano meccanismi per raggiungere la pensione senza dover ricorrere alla ricongiunzione onerosa. Tuttavia, mentre per i lavoratori del settore privato e gli autonomi l’uso di questi strumenti non presenta particolari complessità, per i dipendenti pubblici è necessaria una valutazione più approfondita per alcune specificità legate al settore.

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Fondi pensione: comunicazione dei contributi non dedotti entro il 31 dicembre 2024

I contributi versati a proprio fondo pensione sono fiscalmente deducibili dal reddito, ovvero riducono il reddito imponibile su cui viene applicata la tassazione. Le somme versate e non dedotte invece, non saranno tassate quando sarà erogata la prestazione. Vediamo insieme cosa prevede la normativa e come comunicare al fondo l’importo della contribuzione non dedotta.

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I colori dell’INPS: guida alle diverse gestioni previdenziali nell’estratto conto contributivo

L'estratto conto contributivo dell'INPS è un documento nel quale è possibile monitorare la propria situazione previdenziale. Si tratta di un riepilogo dei contributi versati nell’intera carriera lavorativa con riferimento anche alle diverse gestioni previdenziali nelle quali sono stati accreditati i contributi. Ciò che rende questo documento facilmente leggibile e intuitivo è l'uso di colori specifici, ognuno associato a una particolare gestione previdenziale.

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Il Fondo Clero gestito dall’INPS: le regole del 2024

Il Fondo Clero, ufficialmente noto come "Fondo di previdenza per il clero secolare e per i ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica", è una gestione previdenziale speciale gestita dall'INPS. È stato istituito con lo scopo di assicurare una tutela pensionistica specifica per i sacerdoti secolari della Chiesa cattolica e per i ministri di culto di altre confessioni religiose riconosciute dallo Stato italiano.

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Tassazione pensione all’estero: ecco cosa fare

Molti pensionati italiani sognano di trasferirsi all'estero per godere di un clima più mite o di un costo della vita più basso. Tuttavia, uno dei principali motivi di interesse è l'opportunità di percepire la pensione lorda, ossia senza la trattenuta fiscale italiana. In questa guida ti spiegheremo come fare.

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