PARLIAMO DI PENSIONI E WELFARE

Spieghiamo con parole semplici le varie regole del sistema previdenziale italiano.

La pensione con il Computo Gestione separata INPS nel 2025

I lavoratori che hanno contribuzione presso più gestioni previdenziali tra cui la gestione separata Inps, grazie al computo presso la suddetta gestione possono “unificare” i contributi verso un’unica gestione previdenziale. Per potersi avvalere di tale istituto è necessario possedere anzianità assicurativa antecedente al 1° gennaio 1996 ed almeno 1 mese accreditato presso la gestione separata INPS. Vediamo insieme quali sono i trattamenti pensionistici conseguibili grazie al computo e la modalità di calcolo.

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Pensione casalinghe per il 2025: guida completa

In base a quanto disposto dall’art. 2, comma 33 L. 335/1995, con il D.Lgs 565/1996 è stato istituito il “Fondo di previdenza per le persone che svolgono lavori non retribuiti derivanti da responsabilità familiari” per offrire a questi lavoratori e lavoratrici una forma di tutela previdenziale. Vediamo nel dettaglio i requisiti, le condizioni e le modalità di versamento.

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La pensione Quota 103 nel 2025

Con l’approvazione della Legge di Bilancio per il 2025 (L. 207/2024), il governo ha confermato la proroga della pensione anticipata “Quota 103”. Introdotta come misura sperimentale per favorire l’uscita anticipata dal lavoro, questa formula consente ai lavoratori di andare in pensione al raggiungimento di specifici requisiti anagrafici e contributivi. La nuova disposizione rappresenta una risposta concreta alle esigenze di flessibilità nel sistema previdenziale italiano, garantendo un ulteriore anno di applicazione per coloro che desiderano anticipare il pensionamento.

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Isopensione 2025: requisiti e condizioni

Dal 2013, grazie alla Legge n. 92/2012 per quelle aziende che occupano mediamente più di 15 lavoratori, è possibile favorire il ricambio generazionale, utilizzando uno strumento denominato “isopensione” che permette di anticipare l’uscita dal lavoro per quei lavoratori a cui mancano 7 anni per l’accesso alla pensione (fino al 31.12.2026, poi ridotti a 4 anni). Vediamo insieme nel dettaglio questa particolare forma di “pensionamento”.

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Il riscatto dei contributi omessi: la costituzione della rendita vitalizia

L'art. 13 della L. 1338/1962 prevede che il datore di lavoro che abbia omesso di versare contributi e che non possa più versarli per sopravvenuta prescrizione, può chiedere all'Inps di costituire una rendita vitalizia riversibile pari alla pensione o quota di pensione adeguata dell'assicurazione obbligatoria che spetterebbe al lavoratore in relazione ai contributi omessi. Vediamo insieme cosa prevede la normativa anche alla luce della recente legge di bilancio per il 2025 (L. 207/2024).

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Stop alla disoccupazione in favore dei lavoratori rimpatriati dal 2025

L’articolo 1, comma 187, della legge 207/2024 (legge di Bilancio 2025), ha disposto la disapplicazione della legge 402/1975 (che aveva istituito la prestazione di disoccupazione per i lavoratori rimpatriati) alle cessazioni del rapporto di lavoro intervenute a decorrere dal 1° gennaio 2025.

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Congedo parentale e maternità: così il riscatto e l’accredito dei contributi

L’accredito dei contributi per maternità obbligatoria e congedo parentale dipendono dalla situazione lavorativa della persona interessata. In costanza di rapporto di lavoro i contributi vengono accreditati automaticamente dall’INPS. In assenza di rapporto di lavoro, spettano solo per la maternità obbligatoria se la lavoratrice può far valere almeno 5 anni di contributi, mentre per il congedo parentale è possibile procedere con un riscatto a titolo oneroso. Vediamo insieme cosa prevede la normativa.

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