22 Maggio 2023

La pensione anticipata Opzione Donna

Una delle novità di maggior rilievo della legge di bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) è la proroga con restyling di Opzione donna che permette il pensionamento anticipato per quelle lavoratrici che al 31 dicembre 2022 hanno almeno 35 anni di anzianità contributiva e almeno 60 anni di età, purché accettino il ricalcolo dell’assegno con regole integralmente contributive

Proroga e restyling

Una delle novità di maggior rilievo della legge di bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) è la proroga con restyling di Opzione donna che permette il pensionamento anticipato per quelle lavoratrici che al 31 dicembre 2022 hanno almeno 35 anni di anzianità contributiva e almeno 60 anni di età, purché accettino il ricalcolo dell’assegno con regole integralmente contributive. Il requisito anagrafico dei 60 anni si riduce di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni.

Requisiti

Requisiti da raggiungere entro il 31 dicembre 2022

  • 35 anni di contributi da lavoro effettivo
  • 58 anni di età con 2 o più figli
  • 59 anni di età con 1 figlio
  • 60 anni di età negli altri casi

 

Per il computo dei 35 anni di lavoro effettivo, valgono anche i periodi di mobilità o cassa integrazione, quelli di maternità  riferiti ai permessi per utilizzo della Legge 104. Sono invece esclusi i contributi in gestione separata e i contributi figurativi per malattia e disoccupazione, che concorrono comunque a determinare il montante contributivo su cui si calcola la pensione.

Finestre

Per la liquidazione della pensione, dalla data di maturazione dei requisiti è necessario aspettare la c.d. finestra:

  • pari a 12 mesi per le lavoratrici dipendenti private e pubbliche
  • pari a 18 mesi per le lavoratrici autonome

 

Cosa sono le finestre?

La c.d. finestra è il periodo che intercorre tra la maturazione dei requisiti per accedere alla pensione e la prima data utile di pagamento. Si tratta di un periodo di slittamento variabile che porta un risparmio allo stato.

Ulteriori condizioni

Inoltre, per poter accedere alla pensione opzione donna è necessario appartenere ad una delle categorie di seguito specificate.

Caregivers

Possono chiedere il beneficio Opzione Donna 2023 le lavoratrici che al momento della richiesta, assistono da almeno 6 mesi, un familiare convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi della L. 104/92. Per familiare si intende il coniuge, la persona in unione civile o un parente di primo grado, un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

Invalide civili

Possono chiedere il beneficio Opzione Donna 2023 le lavoratrici riconosciute invalidi civili di grado almeno pari al 74%.

Lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese in crisi

Possono chiedere il beneficio Opzione Donna 2023 le lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa (art.1, co. 852, L. n. 296/2006).

In tal caso, il requisito anagrafico delle lavoratrici sarà di 58 anni, a prescindere dal numero di figli.

Cristallizzazione dei requisiti

Le lavoratrici che hanno maturato le condizioni richieste dalla legge di Bilancio dell’anno 2022 entro il 31 dicembre 2021 possono comunque accedere alla pensione nel 2023 o negli anni successivi con i precedenti requisiti anagrafici e contributivi, indipendentemente dalla presenza e dal numero dei figli (INPS messaggio n. 169/2022; cfr. anche INPS, circolare n. 11/2019).

Vuoi ricevere aggiornamenti in materia di pensioni e welfare?

Iscriviti alla nostra newsletter e ricevi gratuitamente la guida su come recuperare i contributi persi.